Forno elettrico a muffola

Abbozzo chimica analitica
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Una muffola in funzione.

Un forno elettrico a muffola, o semplicemente muffola, è un forno utilizzato in chimica analitica e metallurgia, generalmente per lo svolgimento di prove di laboratorio. È in grado di raggiungere temperature dai 1000 ai 1800 gradi Celsius, a seconda della potenza e dell'efficienza del materiale refrattario con cui è costruita. I campioni sono solitamente depositati al suo interno mediante pinze, e contenuti in crogioli di materiale ceramico.

Il termine mùffola[1] trae origine dal francese moufle (guanto, manicotto) e si riferisce alla camera di materiale refrattario dove vengono posti i materiali da riscaldare per evitare il contatto con la sorgente di calore e i prodotti della combustione.

Oltre allo svolgimento di prove di laboratorio, sono molteplici le possibili applicazioni[2] di un forno a muffola, per esempio: brasatura, sinterizzazione, coppellazione, nitrurazione e tempra.

Note

  1. ^ Mùffola in Vocabolario Treccani, su treccani.it.
  2. ^ Esempio di applicazioni per il forno a muffola, su galli2europe.com.

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Collegamenti esterni

  • (EN) muffle kiln, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
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