Gerben Karstens

Gerben Karstens
Gerben Karstens nel 2008
NazionalitàBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Ciclismo
SpecialitàStrada, pista
Termine carriera1980
Carriera
Squadre di club
1965-1967Televizier
1968-1970  Peugeot
1971Goudsmit
1972  Rokado
1973Ha-Ro
1973  Rokado
1974  Bic
1975  Gitane
1976-1978  TI-Raleigh
Nazionale
1965-1976Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Palmarès
 Giochi olimpici
OroTokyo 1964Cronosq.
 
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Gerben Karstens (Voorburg, 14 gennaio 1942 – Dongen, 8 ottobre 2022) è stato un ciclista su strada e pistard olandese, campione olimpico della cronosquadre nel 1964 a Tokyo.

Passista-velocista, dopo il successo ai Giochi fu professionista per sedici stagioni, dal 1965 al 1980, vincendo una cinquantina di corse, comprese una Parigi-Tours e tredici tappe alla Vuelta a España.[1]

Carriera

Da dilettante si mise in particolare evidenza come componente del quartetto olandese che si aggiudicò la medaglia d'oro della cronometro a squadre ai Giochi olimpici di Tokyo nel 1964.[1] Meno di un anno dopo, nell'aprile 1965,[2] passò tra i professionisti con la Televizier, il team di Jo de Roo: già in quella stagione seppe ottenere alcuni risultati di prestigio quali la vittoria della Parigi-Tours e di una tappa al Tour de France, e il secondo posto al Giro di Lombardia.

Nella stagione successiva si laureò campione nazionale olandese, riuscendo anche a vincere tre tappe alla Vuelta a España e altre tre (tra cui una cronosquadre) al Tour de France; nel 1967 fu quindi primo in altre quattro frazioni della corsa spagnola, oltre a far sua una tappa al Giro di Svizzera.[2] Il 1969 lo vide vincitore di una delle principali classiche del calendario internazionale, il Giro di Lombardia; alcuni giorni dopo, però, Karstens venne declassato a causa della positività ad un controllo antidoping e il successo fu di conseguenza assegnato al secondo classificato, il belga Jean-Pierre Monseré.[1] In agosto a Zolder l'olandese aveva peraltro concluso al nono posto il campionato mondiale su strada, per quello che sarà il miglior suo piazzamento in dieci partecipazioni alla gara iridata.

Fu quindi secondo alla Milano-Sanremo 1970, battuto da Michele Dancelli, mentre l'anno dopo si rese ancora protagonista a Vuelta a España, Giro di Svizzera e Tour de France vincendo una tappa in ciascuna delle tre competizioni;[2] nel 1973 ancora alla Vuelta si impose in ben quattro tappe, poi al Giro d'Italia si aggiudicò la frazione con arrivo a Milano (vinse pure a Strasburgo, ma venne retrocesso per scorrettezze in volata).[3] L'anno dopo, alla Tours-Versailles, fu protagonista di un episodio simile a quello del 1969 al Giro di Lombardia: pur essendo giunto primo al traguardo della corsa, rifiutò di presentarsi al controllo medico e venne per tale motivo rimosso, come cinque anni prima nella classica d'autunno, dall'ordine d'arrivo. La vittoria andò a Francesco Moser.[1]

Gli ultimi risultati di rilievo su strada li mise a referto al Tour de France, con i due successi di tappa, tra cui quello finale sugli Champs-Élysées, nell'edizione 1976 della Grande Boucle. Da qualche stagione, comunque, si dedicava con continuità al ciclismo su pista, partecipando ogni anno a numerose Sei giorni: in questa particolare tipologia di competizione conseguì due successi, nel 1973 a Londra e nel 1975 a Rotterdam, sempre in coppia con Léo Duyndam.[2] Continuò tra i professionisti fino al 1980 – negli ultimi due anni fu attivo solo nei velodromi – poi abbandonò l'attività.[1]

Palmarès

Strada

Campionati olandesi militari, Prova in linea
Ronde van Limburg
2ª tappa Ronde van het IJsselmeer
Ronde van Noord-Holland
Ronde van Overijssel
13ª tappa Tour de l'Avenir
2ª tappa Tour de Picardie
21ª tappa Tour de France
1ª tappa Giro dei Paesi Bassi
Parigi-Tours
12ª tappa Vuelta a España
15ª tappa, 2ª semitappa, Vuelta a España
17ª tappa Vuelta a España
6ª tappa Critérium du Dauphiné Libéré
3ª tappa, 2ª semitappa, Tour de France
9ª tappa Tour de France
Campionati olandesi, Prova in linea
2ª tappa Parigi-Lussemburgo
7ª tappa Vuelta a España
10ª tappa, 2ª semitappa, Vuelta a España
17ª tappa Vuelta a España
18ª tappa Vuelta a España
4ª tappa Tour de Suisse
Grand Prix de Fourmies
6ª tappa Quatre Jours de Dunkerque
4ª tappa Giro del Belgio
11ª tappa, 1ª semitappa, Vuelta a España
7ª tappa Tour de Suisse
1ª tappa, 2ª semitappa, Tour de France
4ª tappa Giro di Sardegna
Polderpijl
8ª tappa, 1ª semitappa, Tour de Suisse
Omloop van het Waasland
2ª tappa Vuelta a España
5ª tappa Vuelta a España
7ª tappa Vuelta a España
12ª tappa Vuelta a España
5ª tappa Giro d'Italia
Tour du Haut-Var
3ª tappa Setmana Catalana
4ª tappa Setmana Catalana
16ª tappa Vuelta a España
4ª tappa Giro di Lussemburgo
Prologo Vuelta a Andalucía
1ª tappa Vuelta a Andalucía
2ª tappa, 1ª semitappa, Vuelta a Andalucía
2ª tappa, 2ª semitappa, Vuelta a Andalucía
12ª tappa Vuelta a España
18ª tappa, 3ª semitappa, Tour de France
22ª tappa, 2ª semitappa, Tour de France
1ª tappa Giro dei Paesi Bassi

Altri successi

Giochi olimpici, Cronosquadre (con Dolman, Pieterse e Zoet)
Criterium di Boom
Criterium di Essen
Criterium di Rijen
Criterium di Beveren Waas
Criterium di Sint-Amands
Acht van Chaam (Criterium)
Critérium des As
Criterium di Bonheiden
Criterium di Dendereleeuw
Criterium di Bergamo
Dernycriterium Goirle
Criterium di Eede
Criterium di Stein
3ª tappa, 1ª semitappa, Tour de France (Cronosquadre)
Campionati olandesi, Prova per club (con Kloosterman, Zoet e Zoetemelk)
Circuito di Escaut-Durme
Criterium di Saint-Cloud
Campionati olandesi, Prova per club (con Kloosterman, Zoet e Zoetemelk)
Campionati olandesi, Prova per club (con Zoet, Zoetemelk e Zoons)
Ronde van Ulvenhout
Criterium di Hanswert
Criterium di Belsele Waas
Campionati olandesi, Prova per club (con Zoet, Zoetemelk e Zoons)
Criterium di Langemark
Criterium di Gap
Criterium di Putte-Mechelen
Criterium di Rijkevorsel
Criterium di Beringen-Koersel
Criterium di Heusden-Destelbergen
Criterium di Booischot
Criterium di Brette-les-Pins
Criterium di Le Quillo
Criterium di Born
Criterium di Hendirk-ido-Ambacht
Criterium di Plessala
Criterium di Pléaux
Criterium di Ulestraten
Critérium des As
Criterium di Zwijndrecht
Criterium di Stekene
Criterium di Sint-Amandsberg
Criterium di Dongen
Criterium di Kamerik
Campionati olandesi, Prova per club (con van Duren, van Leeuwen e Zoetemelk)
Gouden Pijl - Emmen
Criterium di Oradour-sur-Glane
Criterium di Saussignac
Ronde van Pijnacker
Criterium di Petegem-aan-de-Leie
Criterium di Dordrecht
Prologo Giro dei Paesi Bassi (cronosquadre)
Mijl van Mares
Criterium di Leida

Pista

Campionati olandesi, 50 chilometri Dilettanti
Campionati olandesi, Americana (con René Pijnen)
Sei giorni di Londra (con Léo Duyndam)
Sei giorni di Rotterdam (con Léo Duyndam)

Piazzamenti

Grandi Giri

1965: 59º
1966: 46º
1967: 30º
1969: 65º
1971: 63º
1972: 60º
1974: 61º
1975: 50º
1976: 84º
1977: 52º
1978: squalificato (17ª tappa)
1966: 21º
1967: 51º
1971: 39º
1973: ritirato (15ª tappa, 1ª semitappa)
1974: 48º
1976: non partito (19ª tappa, 2ª semitappa)

Classiche monumento

1966: 38º
1967: 9º
1968: 11º
1970: 2º
1971: 18º
1972: 13º
1975: 17º
1965: 31º
1966: 37º
1967: 10º
1968: 27º
1970: 22º
1971: 63º
1972: 34º
1974: 7º
1975: 6º
1965: 31º
1966: 10º
1967: 11º
1970: 9º
1971: 26º
1972: 13º
1975: 10º
1971: 11º
1972: 21º
1975: 16º
1965: 2º
1966: 11º
1969: declassato

Competizioni mondiali

Note

  1. ^ a b c d e Storia - Karstens Gerben, su tuttobiciweb.it, www.tuttobiciweb.it. URL consultato l'8 giugno 2011.
  2. ^ a b c d (FR) Palmarès de Gerben Karstens (Hol), su memoire-du-cyclisme.net, www.memoire-du-cyclisme.net. URL consultato l'8 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2011).
  3. ^ Rino Negri, Van Roosbroeck, re a tavolino, in archiviostorico.gazzetta.it, 16 maggio 2002. URL consultato il 9 giugno 2011.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • (EN) Gerben Karstens, su procyclingstats.com. Modifica su Wikidata
  • Gerben Karstens, su sitodelciclismo.net, de Wielersite. Modifica su Wikidata
  • Gerben Karstens, su cyclebase.nl, CycleBase. Modifica su Wikidata
  • (FR) Gerben Karstens, su memoire-du-cyclisme.eu. Modifica su Wikidata
  • (EN) Gerben Karstens, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Gerben Karstens, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017). Modifica su Wikidata
  • (ENESITFRNL) Gerben Karstens, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc. Modifica su Wikidata
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