Il Giro d'Italia 1988, settantunesima edizione della "Corsa Rosa", si svolse in ventuno tappe dal 23 maggio al 12 giugno 1988, per un percorso totale di 3 577 km. Fu vinto dallo statunitense Andrew Hampsten, che concluse la gara in 97h18'56" precedendo l'olandese Erik Breukink e lo svizzero Urs Zimmermann.
Hampsten fu il primo ciclista non europeo ad aggiudicarsi la corsa. Per la terza volta nella storia del Giro, dopo le edizioni 1972 e 1987, il podio finale fu occupato da corridori stranieri.
L'undicesima tappa, da Parma a Colle Don Bosco, venne interrotta a un chilometro dall'arrivo a causa di una manifestazione ambientalista che aveva occupato il traguardo per chiedere la chiusura immediata dell'ACNA di Cengio.[4][5] Nonostante i circa duemila manifestanti si fossero rialzati prima dell'arrivo della corsa, il patron Torriani, d'accordo con la giuria, decise di neutralizzare la tappa e classificare tutti i ciclisti ex aequo con il tempo acquisito all'ultimo chilometro di gara (6h10'57").[5]
Memorabile per le condizioni meteorologiche estreme fu la quattordicesima tappa, svoltasi il 5 giugno, con la scalata del Passo Gavia.[4] Durante la notte la neve aveva imbiancato il passo, ma gli sforzi degli organizzatori riuscirono a mantenere sgombra la strada e il patron Torriani, nonostante il freddo e le previsioni meteo avverse, decise di far partire regolarmente la corsa. Lungo l'ascesa calò la nebbia e riprese a nevicare. L'olandese Johan van der Velde, in lizza per la maglia ciclamino della Classifica a punti, partì all'attacco raggiungendo per primo il passo, tallonato da Breukink e Hampsten;[4] poco dopo fu però costretto a fermarsi a causa di un principio di congelamento, trovando rifugio in un camper: arriverà al traguardo lontanissimo, staccato di 46'49".[4] I veri problemi i corridori li ebbero durante la lunga discesa e sul traguardo di Bormio furono moltissimi quelli che dovettero ricorrere a coperte calde per riprendersi dal gelo, mentre alcuni andarono incontro a principi di assideramento.[4] La tappa fu vinta da Breukink, la maglia rosa passò a Hampsten, quel giorno secondo sul traguardo staccato di 7".[4] Tra gli altri pretendenti alla vittoria finale, Jean-François Bernard arrivò a 9'21" dal vincitore, Giuseppe Saronni e Roberto Visentini dopo mezz'ora, Tony Rominger a 35 minuti, mentre il leader della classifica generale Franco Chioccioli perse solo 5'04".[4][6]
^ab(EN) 1988 Giro d'Italia, su bikeraceinfo.com. URL consultato il 25 giugno 2019.
^A fronte dei 132 km previsti inizialmente, si veda Hampsten dalla bufera al palco «Terribile», balbetta in rosa (PDF), in L'Unità, 6 giugno 1988. URL consultato il 25 giugno 2019.
^abMa al Giro mancheranno gli italiani (PDF), in L'Unità, 23 maggio 1988. URL consultato il 25 giugno 2019.
^abcdefgBeppe Conti, 100 storie del Giro, Torino, Graphot Editrice, 2008, pp. 148-150, ISBN 88-89509-67-8.
^ab«Questa fabbrica ci uccide» e nessuno taglia il traguardo (PDF), in L'Unità, 23 maggio 1988. URL consultato il 25 giugno 2019.
^abHampsten dalla bufera al palco «Terribile», balbetta in rosa (PDF), in L'Unità, 6 giugno 1988. URL consultato il 25 giugno 2019.
^Il barometro scende al Giro Bernard sale in classifica (PDF), in L'Unità, 7 giugno 1988. URL consultato il 25 giugno 2019.
Bibliografia
Pier Bergonzi, Elio Trifari (a cura di), Un secolo di passioni - Giro d'Italia 1909-2009, Il libro ufficiale del centenario, Milano, Rizzoli, 2009.
Collegamenti esterni
(EN) 1988 Giro d'Italia, su bikeraceinfo.com. URL consultato il 17 marzo 2014.
(EN) Carta del Percorso (JPG), su bikeraceinfo.com. URL consultato il 17 marzo 2014.
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