Sevirato

Organi costituzionali romani


Assemblee romane
  • Senato (Senatus)
    • princeps senatus
    • senatus consultum
  • Comizi curiati (comitia curiata)
  • Comizi centuriati (comitia centuriata)
  • Comizi tributi (comitia populi tributa)
  • Comizi calati (comitia calata)
  • Concili della plebe (Concilium plebis)

Magistrati ordinari

Cursus honorum:

  • censore (censor)
  • console (consul)
  • pretore (praetor)
  • edile (aedilis)
  • questore (quaestor)
  • tribuno della plebe (tribunus plebis)
  • duumviri (duumviri)
  • triumviri (triumviri)
  • seviri (seviri)
  • decemviri (decemviri)
  • vigintisexviri (vigintisexviri)

Magistrati straordinari repubblicani
  • interrex
  • dittatore (dictator)
  • maestro della cavalleria (magister equitum)
  • tribuni con potestà consolare (tribunus militum consulari potestate)



Massime cariche per epoca

V · D · M

Il sevirato è una delle magistrature minori dell'antica Roma a carattere prevalentemente onorario; coloro che ne facevano parte erano chiamati "seviri". Questo nome deriva da sex (sei) e vir (uomo), in quanto il sevirato era un collegio di sei persone; l'abbreviazione epigrafica di sevir (seviro) era infatti vi vir.

Nelle città municipali,[1] infatti, la carica veniva di solito rivestita dai liberti arricchitisi e consisteva prevalentemente nell'organizzare giochi e spettacoli.
Tra questi grande importanza avevano i combattimenti dei gladiatori per la cui organizzazione erano necessarie ingenti somme che spesso i liberti, grazie ai traffici di varia natura da loro gestiti, generalmente possedevano.

Il sevirato assunse dunque un forte valore simbolico per i liberti come mezzo per testimoniare non solo l'affrancazione dalla schiavitù, ma soprattutto la propria ascesa sociale.

Note

  1. ^ CIL V, 4204, CIL V, 4414, CIL V, 4436, CIL V, 4463, AE 1977, 302, CIL V, 4876 e CIL V, 4877 di Brixia; CIL V, 4418 di Brixia e Verona.

Voci correlate

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